Serie A – Walter Mazzarri: "Il Napoli ritornerà al modulo tattico con … – Eurosport IT
Sulle potenzialità di questo Napoli
“Sicuramente sì, è la squadra più forte che abbia mai allenato. Devo stare attento per come parlo, perché sono famoso per il fatto di lamentarmi, ma ora c’è un altro Mazzarri e non mi lamento più. Il gruppo visto da fuori, e visto quello che è stato fatto con Spalletti – un vero capolavoro – è stato un qualcosa di bello per tutti, anche per tutti gli italiani. Io mi emozionavo a veder giocare il Napoli perché giocava davvero bene, grande organizzazione. Grazie al Presidente che mi ha chiamato, penso di allenare questi fenomenali ragazzi almeno fino a fine anno“.
In merito agli obiettivi stagionali
“Ai ragazzi ho detto che probabilmente, una squadra che non è abituata a vincere Scudetti, era quasi fisiologico che pagasse qualcosa quest’anno, ma anche perché inconsciamente i calciatori stessi pensano di essere così forti da non guardare a quei particolari che continuano a fare la differenza, anche in questo calcio moderno. Era fisiologico che quest’anno sarebbe stato più difficile, per tutti, quindi io sono venuto qui per far sì che, con la mia esperienza, faccia capire ai calciatori i potenziali pericoli che ci aspettano, senza sottovalutare nulla. Questo sarà il mio compito, per migliorare fino alla fine quello che già stiamo facendo“.
Sulle richieste del presidente De Laurentiis
“Vi dico la verità, io ho un rapporto con De Laurentiis nel tempo talmente importante e bello, al di là che io ora sia ritornato a essere l’allenatore del Napoli, tanto che ci diamo del “tu” con stima reciproca. Abbiamo chiarito ciò che c’era da chiarire, quindi chiedete poi a lui in merito a cosa vorrebbe ottenere quest’anno“.
Sullle condizioni di Victor Osimhen
“Nel colloquio con lui, ho avuto la sensazione che sia un ragazzo veramente stupendo, molto solare, generoso e uno che, al di là del successo personale, mette avanti le vittorie con la squadra. Se c’è da fare qualcosa di più di quello che fa di solito un campione che fa gol, lui è il primo a farlo. Ora sta rientrando e sono contento, ma l’ho visto poco e sarò più preciso tra un po’ di tempo su certe domande“.
In risposta a chi lo considera un allenatore finito
“Bollito? Se è buono, lo mangio anche io il bollito. Sono talmente esperto che non rispondo a queste sciocchezze, sono serio. L’Intensità della squadra sembra variare di partita in partita? Per dirvi cose serie devo avere tempo. Non criticherò mai Garcia o un allenatore che ha lavorato prima di me, ma in questo momento non sono in grado di dirvi come mai il Napoli pare avere intensità diverse. A proposito del “bollito”, io credo di essere uno degli allenatori più considerati, che può fare lezioni agli altri. Ho avuto la fortuna di stare un po’ fermo, di poter studiare come tutti gli allenatori che si aggiornano e di poter insegnare su qualsiasi modulo. Ora non posso dirvi se giocherò sempre allo stesso modo, ma è chiaro che, un squadra che ha dato spettacolo per tutta Italia, la farò innanzitutto giocare come era abituata a giocare in quel periodo”.