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Le 5 verità di Milan-Atalanta 1-2: è ancora tabù Coppa Italia per i rossoneri – Eurosport IT


Milan-Atalanta, match valido per i quarti di finale di Coppa Italia, è terminato sul punteggio di 1-2, frutto delle reti di Leao e Koopmeiners (doppietta). Gara arbitrata da Di Bello. Con questo risultato l’Atalanta accede alla semifinale. Qui di seguito le 5 verità che ci ha lasciato la partita di San Siro.

1) Milan e il tabù Coppa Italia

Come dichiarato dal Presidente Scaroni nel pre partita, la Coppa Italia era un obiettivo concreto del Milan in questa stagione. Il club non vince la Coppa Italia da 21 anni, un torneo che sta diventando stregato. L’ultima finale è datata 2018 e mai come quest’anno c’era il bisogno di tenere aperta la possibilità di vincere un trofeo. Il tabellone sembrava favorevole, ma ancora una volta i rossoneri cadono sulla strada verso l’atto conclusivo.

Dopo l’addio alla Champions League e l’uscita dalla lotta Scudetto arriva un altro risultato che macchia la stagione della squadra di Pioli. Resta solo l’Europa League per impreziosire un’annata che, in mancanza della qualificazione alla prossima Champions, sarà inevitabilmente fallimentare.

2) Theo centrale penalizza il gioco rossonero

L’emergenza difensiva ha spinto Pioli ad utilizzare Theo Hernandez come centrale difensivo. Una scelta che vede ovvie conseguenze sul piano del gioco. Il francese è, insieme a Leao, l’arma letale del Milan grazie alla sua capacità di spaccare le partite con gli strappi sulla corsia di sinistra. La spettacolare azione che porta al gol del vantaggio rappresenta al massimo questo concetto. Privarsi di Theo in fase offensiva, relegandolo al ruolo in retroguardia, annulla gran parte della pericolosità di questa squadra. Il rientro degli infortunati è quindi ancora più urgente.

3) Atalanta, 4a semifinale dell’era Gasperini

Il match di San Siro è una conferma: la Dea sta crescendo con il passare della stagione. Una prima fase di partita in attesa, poi il cambio di ritmo e il predominio del gioco nella ripresa. Gasperini si gode la quarta semifinale sulla panchina atalantina (2018, 2019, 2021 e 2024) e quella di quest’anno potrebbe essere davvero la volta buona per mettere le mani sul trofeo. Ora la doppia sfida contro la Fiorentina sul cammino verso la finale. Nel 2021 il trofeo scappò via contro la Juventus in una partita che lasciò tanto amaro in bocca. Nel 2024 la squadra sembra matura e pronta per il colpo grosso.

4) Carnesecchi è una sicurezza, risolto il dilemma portiere

Gasperini ha alternato a lungo Musso e Carnesecchi tra i pali nei primi mesi della stagione. L’argentino non ha mai convinto a pieno il tecnico da quando è approdato a Bergamo, nel 2021, dall’Udinese. Senza compiere interventi miracolosi, Carnesecchi ha risposto presente anche a San Siro garantendo sicurezza e pulizia negli interventi. Nonostante la giovane età, dimostra personalità e capacità di reggere la pressione. Il ballottaggio tra i due estremi difensori si può considerare vinto dall’ex Cremonese che si avvia a prendere i gradi di titolare per il proseguo dell’annata.

5) Jovic, attaccante fuori dal gioco

L’ex Real Madrid è stato un fantasma nel match contro l’Atalanta. La sua partecipazione alla manovra del Milan è pressoché nulla, non riuscendo a rendersi utile nemmeno come riferimento per fare salire la squadra. Tanti errori tecnici in fase di passaggio che hanno anche scatenato i famosi mormorii di San Siro. Un uomo d’area d’altri tempi che non si è però mostrato protagonista neanche in zona gol. Nel finale Pioli è costretto a inserire Giroud per dare più consistenza all’attacco.

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Marc Valldeperez

Soy el administrador de marcahora.xyz y también un redactor deportivo. Apasionado por el deporte y su historia. Fanático de todas las disciplinas, especialmente el fútbol, el boxeo y las MMA. Encargado de escribir previas de muchos deportes, como boxeo, fútbol, NBA, deportes de motor y otros.

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