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Serie A – Un arbitro a Le Iene: "Gravi anomalie, campionato rischia di essere falsato. Errori inspiegabili al VAR" – Eurosport IT


Quest’anno ci sono stati tantissimi errori degli arbitri in campo e al VAR che sono davvero inspiegabili, soprattutto per noi che siamo degli addetti ai lavori. Se hai delle immagini chiare davanti agli occhi e hai la possibilità di rivedere l’episodio con tante telecamere a disposizione come fai a non accorgerti dell’errore commesso dall’arbitro in campo?“. A porsi l’interrogativo è un arbitro di Serie A, attualmente in attività, che ha parlato in esclusiva alla trasmissione di Italia 1 Le Iene in onda martedì sera.
Il direttore di gara, che preferisce mantenere l’anominato (“Perché sono ancora in attività e certamente ci sarebbero ripercussioni negative nei miei confronti da parte dei vertici dell’Associazione italiana arbitri, che danneggerebbero pesantemente la mia carriera“) cita anche degli esempi precisi di decisioni arbitrali controverse: “Per esempio, è il caso del rigore negato al Bologna in Juventus-Bologna, o del fallo di mano di Pulisic prima del suo gol in Genoa-Milan, o del recente fallo di Bastoni su Duda in Inter-Verona, poco prima che l’azione proseguisse e si arrivasse al tanto contestato gol dell’Inter. In tutti questi casi, inspiegabilmente, non ha sbagliato solo l’arbitro in campo ma anche il VAR che, nonostante immagini chiare, ha deciso di perseverare nell’errore commesso“.

“Se le decisioni sono politiche si rischia di falsare il campionato”

Questa situazione è diventata insostenibile e sta condizionando le carriere di molti di noi. Da come viene valutato un arbitro dipende il fatto che questo continui ad arbitrare o meno. Se le valutazioni dipendono da dinamiche, diciamo politiche, allora in questo modo c’è il rischio che si falsino i campionati. Molti di noi hanno la forte sensazione che non sempre i voti, le valutazioni e le eventuali retrocessioni o dismissioni a fine anno dipendano esclusivamente dalle nostre prestazioni. Se chi valuta gli arbitri sbaglia, siamo poi sicuri che fanno carriera solo e sempre i più bravi e che vengono retrocessi i più scarsi?“.

“Almeno 5 tra arbitri e assistenti vogliono denunciare l’AIA”

Attualmente ci sono almeno cinque, tra arbitri e assistenti di Serie A e B, che stanno ricorrendo alle vie legali per denunciare l’Associazione italiana arbitri per quelle che riteniamo gravi irregolarità. Per esempio, c’è chi sbaglia e continua ad arbitrare il turno dopo come niente fosse. C’è chi invece viene fermato, che è l’unica vera punizione che colpisce l’arbitro dal punto di vista economico, ma anche della carriera“.

Il mancato rosso a Gatti in Juventus-Verona

Si vede che c’è una chiara manata di Gatti, difensore della Juventus, nei confronti di Djuric, attaccante del Verona. In questo caso si configura una condotta violenta che comporta l’espulsione del difendente. Qui il Var non è intervenuto, da protocollo sarebbe dovuto intervenire e far rivedere l’episodio all’arbitro e far chiaramente sanzionare il calciatore della Juventus Gatti con il provvedimento di espulsione“.

Il gol di Rabiot in Juventus-Roma

Per capire se il giocatore della Juve che realizza la rete è in fuorigioco oppure no, il Var ha scelto il frame del primo momento in cui il piede di Vlaovic tocca il pallone. È in questo istante che viene tracciata la linea per capire se il giocatore juventino sia in posizione regolare o meno. Dopo il primo contatto con il pallone però, se fate attenzione, la gamba di Vlaovic compie un movimento, è solo in questa posizione finale che il pallone si stacca dal suo piede. E, badate bene, che in questo spazio temporale che intercorre dal primo contatto a quando vediamo che la palla si stacca dal piede cambia tutto lo scenario per la determinazione geografica del fuorigioco. E quindi ci chiediamo: come mai è stato scelto il frame che il Var che ha mostrato in tv, piuttosto che il primo frame che a rigor di logica sembrerebbe quello corretto?“.

La replica dell’Associazione italiana arbitri

Il giorno dopo la messa in onda del servizio de Le Iene, l’Associazione italiana arbitri ha diramato un comunicato di replica dai contenuti molto duri: “L’Associazione Italiana Arbitri ritiene inaccettabili le accuse lanciate ieri sera (martedì, ndr), peraltro in forma anonima, tramite una trasmissione televisiva – si legge -. Si tratta di illazioni che non hanno alcun fondamento concreto. La gestione tecnica della CAN, così come di tutte le altre Commissioni nazionali, si basa su precise valutazioni riferite alle prestazioni arbitrali“.

Se qualcuno ritenesse di avere elementi concreti su quanto dichiarato durante la trasmissione, da parte di una persona con il volto nascosto e la voce alterata, si faccia avanti e segua i canali ufficiali portando le prove – dice il presidente dell’AIA, Carlo Pacifici -. Noi, confermando la fiducia a Gianluca Rocchi e a tutta la sua Commissione, riteniamo che invece vi sia assoluta insussistenza delle accuse lanciate, volte solo a gettare un’ombra su un importante lavoro che si sta portando avanti. Riteniamo che se dietro a tale mossa ci fossero motivi di politica interna, sarebbe un fatto molto grave, perché questo significherebbe non volere bene a questa Associazione“.

Juve-Bologna, Rocchi: “Su Ndoye era rigore, check al VAR superficiale”



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Marc Valldeperez

Soy el administrador de marcahora.xyz y también un redactor deportivo. Apasionado por el deporte y su historia. Fanático de todas las disciplinas, especialmente el fútbol, el boxeo y las MMA. Encargado de escribir previas de muchos deportes, como boxeo, fútbol, NBA, deportes de motor y otros.

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