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Cardinale sull'impegno del Milan, sullo stadio dell'Inter e sulla Serie A in crescita – Football Italia


Gerry Cardinale assicura di esserci Milano ‘da molto tempo’ ed è disponibile alla costruzione di un nuovo stadio ‘in collaborazione con Inter‘, mentre suggerisce come far crescere la Serie A senza la Superlega.

Il responsabile di RedBird si è incontrato con Calcio e Finanza per discutere i suoi piani per il club da quando è subentrato a Elliott Management, che rimane azionista di minoranza.

“Ho 25 anni di esperienza negli investimenti nello sport, nella creazione di società in collaborazione con i migliori detentori di diritti nel mondo, oltre ad investire nelle squadre e nei campionati stessi”, ha affermato Cardinale.

“Ho sempre creduto in un approccio agli investimenti che deve essere guidato dalla generazione di cassa piuttosto che dal semplice fatturato, e che deve essere guidato quanto più possibile da considerazioni non emotive.

“Devo però dire che l’unico caso in cui ogni tanto perdo questo approccio asettico è il Milan, dove la passione dei tifosi e l’importanza della squadra per tutti è qualcosa che non avevo mai sperimentato prima nello sport”.

Si vociferava che Cardinale stesse già valutando offerte dall’Arabia Saudita o dal Qatar per vendere potenzialmente il Milan, ma lui alza le spalle.

“Ho lavorato 20 anni alla Goldman Sachs, sorrido se qualcuno mi ritiene così ingenuo da accollarmi un debito da ripagare in soli 18 mesi. Sono al Milan per restarci a lungo e se fosse per me rimarrei qui per sempre.

“In questo momento c’è molto capitale in Medio Oriente interessato a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come partner nella costruzione del nuovo stadio, o come azionisti di minoranza come partner davvero a valore aggiunto, ma come ho detto, non rinuncerò al controllo”.

Cardinale ritiene che il Milan rappresenti una risorsa sottovalutata nel mondo degli affari internazionali, soprattutto perché ha acquistato il club per 1.2 miliardi di euro pochi mesi dopo la vendita del Chelsea per 5 miliardi di euro.

Ci sono diversi modi per far crescere la Serie A in generale, ma nello specifico nuovi stadi e gestioni che aumentino il valore del prodotto nel suo insieme.

Il progetto dello stadio si trascina da anni e il Milan ha appena acquistato per 20 milioni di euro un terreno a San Donato Milanese dove Cardinale spera di costruire la nuova arena.

Però, i c’erano notizie sui giornali nei giorni scorsi Cardinale aveva offerto all’Inter la possibilità di lavorare insieme su quella nuova sede, mentre resta un’opzione anche la ristrutturazione di San Siro.

“Sono assolutamente pronto a costruire da solo lo stadio del Milan, ma sono aperto a valutare anche altre opzioni, senza escludere una possibile collaborazione con l’Inter”, ha confermato Cardinale.

Molti proprietari stranieri hanno trovato molto frustranti le norme esistenti sugli stadi e sulle infrastrutture in generale, soprattutto dopo Milan, Inter e Juventus ha visto il progetto di ridurre la Serie A a 18 squadre respinto.

“Credo di poter fare del Milan il club numero uno e allo stesso tempo aiutare la Serie A a tornare competitiva. Anche perché nelle condizioni attuali l’unico modo per spingere saldamente un club ai massimi livelli è anche appartenere a uno dei campionati più forti anche come sistema”, ha continuato Cardinale.

E la strada per ridurre questo divario è che il nostro campionato riacquisti la competitività ai livelli europei degli anni d’oro, con il contributo fondamentale del nostro lavoro di proprietà.

«Non capisco perché in Italia appena qualcuno propone una novità si sente dire: ecco, si è sempre fatto così! Capirei se le cose andassero bene e invece abbiamo un grosso gap da colmare.

“Con Luigi De Siervo (presidente della Lega Serie A) ormai ci siamo capiti, ha capito che posso dare una mano a livello internazionale: basti pensare che con ESPN, Amazon, Fox e tutte le più grandi società media americane faccio affari con successo per anni. La mia esperienza e i miei rapporti con queste reti possono essere una risorsa che può essere di grande aiuto alla Serie A”.

Milan, Inter e Juventus avevano inizialmente aderito al progetto della Superlega, ma poi l’hanno abbandonato e il tour dei club italiani organizzato dall’amministratore delegato dell’A22 Bernd Reichart non ha avuto successo.

“Credo che dovremmo operare nell’ambito della UEFA e dell’ECA, che servono al meglio gli interessi del calcio in Europa. La Superlega – qualunque sia la sua forma attuale – non è qualcosa che riteniamo giusto per il Milan, la Serie A o il calcio europeo”, avverte Cardinale.





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Marc Valldeperez

Soy el administrador de marcahora.xyz y también un redactor deportivo. Apasionado por el deporte y su historia. Fanático de todas las disciplinas, especialmente el fútbol, el boxeo y las MMA. Encargado de escribir previas de muchos deportes, como boxeo, fútbol, NBA, deportes de motor y otros.

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