Serie A – Le 5 verità di Inter-Atalanta 4-0: game over nella lotta Scudetto, Lautaro punta il record – Eurosport IT
1) Game over: il +12 è ormai una sentenza
Non c’è storia. L’Inter non fa prigionieri e vince contro chiunque. Che l’avversario si chiami Lecce o Juventus, Roma o Atalanta. La capolista, semplicemente, ha un tasso qualitativo e una continua fame di successi che le altre non hanno. Il recupero del ventunesimo turno va esattamente secondo i piani di Simone Inzaghi, che proprio sulla partita in meno contava per aumentare ulteriormente il divario sulla Juventus e su tutte coloro che inseguono. Detto fatto: l’Inter vince, convince, si divora un osso notoriamente duro come l’Atalanta e vola a +12 sui bianconeri. Una sentenza. E anche se alla conclusione del campionato mancano 12 giornate, la sensazione netta è che il countdown Scudetto sia già cominciato, proprio come a Napoli un anno fa.
2) E ora questa Inter può sognare in grande anche in Europa
Tutti all’Inter, da Beppe Marotta a Simone Inzaghi, hanno detto e ripetuto come l’obiettivo dell’Inter sia tornare a primeggiare in patria. Ovvero conquistare lo Scudetto della sospirata seconda stella. Missione quasi compiuta, come detto. E poi, attenzione: il vantaggio chilometrico su chi insegue potrà consentire a Lautaro e compagni di concentrarsi pienamente anche sulla Champions League, competizione che l’Inter non ha mai snobbato pur considerandola secondaria, e nella quale si sono aperti scenari interessantissimi come un anno fa. Mirino su Madrid e sull’Atletico, per conquistare i quarti e, chissà, ripetere la cavalcata che l’ha già portata a Istanbul. Con una simile armata di gioco, gol e spettacolo, tutto è possibile. Perché no?
3) Sì, Lautaro può battere il record di Immobile e Higuain
Un altro gol, il numero 128 con la maglia dell’Inter e il numero 102 in Serie A. Lautaro Martinez non si ferma mai, ma proprio mai: conferma di essere in assoluto il calciatore più forte e decisivo di questo campionato e si porta a quota 23 nella classifica cannonieri, ristabilendo una distanza abissale con il secondo posto di Dusan Vlahovic (15). Lautaro, soprattutto, mette sempre più nel mirino Ciro Immobile e Gonzalo Higuain, i detentori del record di gol nella Serie A a girone unico (36). Nel 2015/16, dopo la ventiseiesima giornata, Higuain aveva collezionato 24 gol; addirittura 27 quelli di Immobile nel 2019/20, prima di un calo finale. Lautaro è lì, a un passo, e può concretamente sognare in grande. Con una differenza non da poco: ha segnato solo due rigori, sbagliandone peraltro uno proprio ieri sera.
4) Darmian, l’uomo silenzioso che sa come prendersi le copertine
Si parla sempre poco di Matteo Darmian. Eppure, se tutti gli allenatori che ha avuto lo hanno sempre apprezzato ci sarà un perché. Il motivo è presto spiegato: l’ex parmense è uno poco appariscente, senza tatuaggi, senza il capello alla moda, senza colpi da campione. Ma sa fare di tutto e di più: giocare da terzo difensivo come sulla fascia, difendere come attaccare. E pure segnare: ecco il suo primo gol in campionato, ironia della sorte contro la squadra che un anno fa aveva estromesso dalla Coppa Italia. Il titolare, ormai, è lui. Con Dumfries costretto a rincorrere. Uno scenario che in pochi, all’inizio della stagione, avrebbero potuto immaginare.
5) Atalanta, la vera partita da non sbagliare è domenica
L’Atalanta esce leggermente ridimensionata dalla quattro giorni di San Siro. Leggermente, sì. Perché, se gli uomini di Gasperini hanno conquistato un solo punto su sei a disposizione, hanno pur sempre strappato un pareggio a un Milan in serata e poi perso (nettamente, vero) contro l’avversaria più forte del campionato. Poco male: domenica si riparte, al Gewiss Stadium arriverà il Bologna, e quella sì sarà la partita da non sbagliare. Basta guardare la classifica per rendersene conto: la Dea è quinta con 46 punti, i felsinei sono quarti a +2. La Champions League è sempre lì, a portata di mano. Niente drammi.